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L’estetica e la crisi: sono meno gli «improvvisati» e più i «professionisti»

Per Attilio Cecchini la “flessione economica” ha favorito la qualità del mestiere e mette in crisi la figura del tuttologo

Sarebbe il risvolto positivo della crisi, per chi crede nel detto “non tutti i mali vengono per nuocere”. Lo dice Attilio Cecchini, lo stesso Cecchini dell’Istituto di bellezza Cecchini a Nuovo Salario (piazza M. B. Bulgarelli, 51/54), vincitore anche di un bando per la riqualificazione del territorio grazie all’uso di prodotti che rispettano l’ambiente e all’incoraggiamento del lavoro femminile. Secondo lui, specializzato in epilazione permanente, modellamento del corpo, trattamento anti-age e anamnesi, è proprio quella de tuttologo la figura più a rischio dello scenario economico italiano, perché la crisi che stiamo attraversando ha contribuito a differenziare nettamente gli «improvvisati» dai «professionisti» del settore, favorendo un “risanamento” del mestiere: «soprattutto se parliamo di benessere e bellezza (ma non solo) oggi più che mai è importantissimo essere professionisti e offrire ai clienti un servizio unico, perché ora come ora è il passaparola il motore dell’economia. Il tuttologo non è più affidabile proprio perché in un momento in cui siamo costretti a tenere contati i soldi che abbiamo in tasca il cliente preferisce spendere da chi questo mestiere lo sa fare meglio degli altri, probabilmente perché sente che in questo modo i suoi soldi sono ben spesi e non buttati. Io mi considero un professionista ed è per questo che offro sempre ai miei clienti prima di tutto un servizio di anamnesi, affinché possano essere davvero soddisfatti dei risultati». Alessia Forgione (PaeseRoma.it)